M-PESA: come il Kenya ha rivoluzionato i pagamenti mobili

Elisa Susan
N26 Magazine -Edizione italiana
5 min readJul 6, 2018

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Apple Pay. Venmo. Google Pay. WeChat Pay. Sembra che oggi sia possibile pagare con quasi tutti i dispositivi e servizi. E questo è positivo. I servizi di pagamento mobile rendono più facile e sicuro l’invio di denaro, a vantaggio delle persone che non hanno facile accesso a una banca.

Ma in alcuni posti questa non è una novità. Infatti, se guardiamo alla storia dei pagamenti mobili, ci stiamo solo mettendo in pari. Dal 2007, il servizio M-PESA del Kenya ha rivoluzionato il modo di spendere, risparmiare e inviare denaro.

E tutto è iniziato (in parte) per caso.

Qualche numero:

1,7 miliardi: il numero di transazioni effettuate con M-PESA tra luglio 2016 e luglio 2017.

48,76%: la quota del PIL del Kenya gestita tramite M-PESA. Sono circa 3,6 trilioni di scellini kenioti o 29 miliardi di euro.

93%: la percentuale di abitanti del Kenya che ha accesso ai pagamenti mobili.

120.000: le agenzie M-PESA in tutto il Kenya, presso le quali è possibile cambiare denaro contante in valuta virtuale e viceversa.

2.000: il numero di bancomat in Kenya, che è diminuito dal massimo raggiunto di 3.000.

Principi di base

M-PESA usa il cellulare come un portafoglio. Trasformando la scheda SIM e l’utenza del cellulare in un conto bancario in valuta virtuale (che è solo un termine più elegante per indicare un saldo di conto digitale), M-PESA consente anche di pagare l’affitto o le bollette e di inviare denaro.

M-PESA si appoggia direttamente all’utenza del cellulare, senza necessità di scaricare nessuna app. Inviare denaro è come inviare un SMS. Quando vuoi inviare denaro, il telefono genera un “codice rapido” che trasmette la richiesta ai computer del gestore. Confermi la transazione e il denaro è inviato.

Tutto quello che ho è questo telefono Nokia.

La storia del debutto di M-PESA in breve.

M-Pesa è nato come un modo per la gestione dei microprestiti creato dalla filiale keniana di Vodafone, Safaricom. Il Ministero per lo Sviluppo Internazionale del Regno Unito aveva difficoltà a recapitare i fondi nelle zone agricole rurali. Preparare materialmente mazzette di denaro contante e distribuirle sarebbe stato assolutamente impraticabile, dato che il keniota rurale medio vive a diversi chilometri da una banca.

Tutto ciò ha un costo, che avrebbe voluto dire tassi d’interesse più elevati.

La soluzione? Inviare contante agli utenti sul cellulare attraverso le loro utenze di telefonia mobile. Nel 2007, circa il 54% della popolazione possedeva o aveva accesso a un cellulare. Trasformandolo così in un mezzo semplice per pagamenti e rimborsi.

Ma i gestori telefonici si accorsero ben presto che i kenioti lo usavano per altro. Invece di limitarsi a pagare le rate dei prestiti, si scambiavano denaro tra loro. La vera svolta venne con il passo successivo, quando decisero di creare una rete di agenti fisici che potessero erogare o ricevere depositi su un’utenza Safaricom. Il resto è storia.

Quiz

Chi detiene e gestisce i fondi per M-PESA?

  1. Safaricom li conserva tutti nella sua sede aziendale.
  2. Il governo keniano li custodisce in un caveau.
  3. Vengono distribuiti in diverse banche commerciali e gestiti da un trust.
  4. I fondi sono depositati presso le intermediarie di M-PESA per facilitare i depositi e i prelievi.

Scopri la risposta alla fine dell’articolo!

M-PESA in azione

Inviare denaro a casa, il primo caso di utilizzo di M-PESA.

Uno dei principali motivi del successo pressoché universale di M-PESA in Kenya è stato la possibilità di inviare denaro in modo facile e veloce. Molti abitanti che lavorano nelle città hanno parenti che vivono ancora nelle regioni rurali (agricole), che sono costose da raggiungere o che sono prive di infrastrutture per poter inviare il denaro contante tramite posta.

M-PESA ha saputo intelligentemente sfruttare questa necessità a proprio vantaggio con la sua prima campagna pubblicitaria, che aveva un messaggio semplice ma emozionale: “Invia denaro a casa.” Ecco la pubblicità premiata:

Oltre a facilitare l’invio di denaro (generalmente soldi inviati dai membri lavoratori della famiglia a chi non lavorava), M-PESA ha avuto un effetto incredibile sulla rete della sicurezza sociale in Kenya. In caso di emergenza, gli abitanti spesso si rivolgono alla loro rete di amici e familiari.

Le elezioni del 2008 sono un esempio eclatante di crisi trasformato in un momento di solidarietà. Dopo un’esplosione di violenza (dovuta alle proteste contro il risultato delle elezioni, considerato da tutti truccato), la popolazione ha utilizzato M-PESA per inviare denaro ad amici e famiglie bloccati nelle città, aiutandoli ad avere accesso a cibo, acqua e riparo.

Citazione

“Il caso di M-Pesa in Kenya dimostra che, quando le persone hanno gli strumenti, usano la tecnologia digitale per innovare per conto proprio.”

— Bill Gates.

Poliziotti buoni truffati da poliziotti cattivi.

Nel 2009 la polizia nazionale afghana decise di provare a pagare gli stipendi degli agenti utilizzando il sistema M-Paisa (sul modello del sistema M-PESA). Quando i 53 agenti di polizia selezionati controllarono il loro telefono, rimasero attoniti. Credevano di aver ricevuto un aumento del 30%. Invece, risultò che i loro superiori avevano sottratto denaro dai loro stipendi, che erano stati pagati in contanti.

In effetti, il ministero si rese presto conto che un agente di polizia su 10, a cui aveva pagato regolarmente lo stipendio, non esisteva.

Uno degli effetti incredibili dei pagamenti mobili in paesi come l’Afghanistan e il Kenya è stato quello di ridurre la corruzione. Quando le transazioni sono registrate diventano tracciabili. E questo rende molto più difficile rubare o sottrarre denaro.

Questo è tutto per questo numero di N26 Digs. Se vuoi saperne di più sulla straordinaria storia di M-PESA e su come i pagamenti mobili si stanno diffondendo in tutto il mondo, qui puoi trovare altre letture.

Risposta corretta: numero tre. Il governo keniano controlla il trust per accertarsi che Safaricom non possa utilizzare i fondi. Inoltre, garantisce che gli abitanti non perdano i loro soldi nel caso in cui Safaricom dovesse fallire.

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