La nascita dei pagamenti mobile peer-to-peer (P2P). Cosa li rende così speciali?

Elisa Susan
N26 Magazine -Edizione italiana
7 min readOct 1, 2018

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Stai finendo di cenare in un bel ristorantino con alcuni amici e la cameriera appoggia il conto sul tavolo. Tutti prendono con naturalezza il loro portafoglio, indecisi se pagare in contanti o con carta, fino a quando il vostro amico tecnologico non esordisce con “So come fare! Mandatemi un MoneyBeam!”

Se hai un conto e uno smartphone, ci sono molte probabilità che tu abbia già sentito parlare, e magari anche qualcuna che tu abbia già usufruito, di un servizio di pagamento peer-to-peer. PayPal, Venmo, Cash App, Apple Pay, e molti altri e molti altri competitors si fanno strada in uno dei settori più interessanti e in crescita della tecnologia finanziaria: i pagamenti mobile peer-to-peer (anche detti P2P), dall’inglese, i pagamenti effettuati direttamente da una persona all’altra.

Quindi perché se ne parla tanto? Beh, è un modello così semplice e conveniente che è difficile non rimanerne affascinati. Inviare denaro è diventato più semplice e sicuro che mai e lo puoi fare da qualsiasi parte del mondo. I pagamenti P2P hanno avuto tanto successo perché seguono una tendenza molto comune della nostra cultura: il ritmo incalzante, la gratificazione istantanea e l’orientamento verso il mobile. Se hai bisogno di qualcosa, probabilmente il tuo smartphone lo può fare per te.

Dal momento che le persone diventano più dipendenti dai loro smartphone per riuscire a portare a termine un gran numero di compiti quotidiani, l’assenza di metodi semplici per risolvere i propri bisogni finanziari, ha creato una domanda di innovazione in un settore che, normalmente, rimane sempre un po’ indietro. Lo streaming musicale e il ride-sharing, per esempio, sono due settori che spingono costantemente per idee innovative attraverso compagnie come Spotify e Uber. Il personal banking, al contrario, è stato incredibilmente lento ad adattarsi alla trasformazione digitale. Le persone continuano a non avere le migliori soluzioni per risolvere i loro doveri finanziari, ma i P2P mobile sono certamente un grande passo nella giusta direzione.

La vecchia maniera di inviare denaro, solo aggiornata

È abbastanza sorprendente come questo settore abbia impiegato così tanto tempo ad arrivare ad una soluzione mobile moderna che permettesse alle persone di inviare denaro ai propri amici, dato che i pagamenti digitali tra commerciante e consumatore e, allo stesso modo, tra le aziende, è in circolazione da decenni. Tuttavia, fino alla recente apparizione dei mobile P2P, le modalità in cui era possibile tornare i soldi ai propri amici erano un po’ problematiche e non di certo comode. Praticamente c’erano queste opzioni:

  1. Cercare un bancomat o una filiale nelle vicinanze e prelevare, a meno che tu non avessi il cambio esatto con te in quel momento.
  2. Fare un assegno, nel caso di grandi cifre, all’interessato, che poi avrebbe dovuto incassarlo.
  3. Fare i conti con i tuoi amici e rimborsarli in futuro. Questo metodo funziona soprattutto durante un aperitivo, dove magari si fanno più giri, e comunque, se vogliamo dirla tutta, vi auguro buona fortuna con questo metodo, soprattutto nel tenere traccia di ogni singolo euro speso o quando bisogna rincorrere un amico, che varie settimane dopo si è dimenticato di saldare il debito.
  4. Fare un bonifico: in realtà non è comodo per molte ragioni, tra le quali il fatto che devi condividere le tue informazioni sensibili, come ad esempio il tuo numero di conto, ha bisogno di alcuni giorni per essere effettuato e spesso bisogna pagare una commissione.

Le origini del mobile peer-to-peer

Il concetto di pagamento digitale P2P ha preso piede soltanto alla fine del 1990, quando la startup PayPal ha lanciato il servizio di trasferimento elettronico di denaro per facilitare il mercato degli e-commerce. eBay ha comprato l’azienda nel 2002 ed è diventato il modo più veloce per inviare denaro su internet mentre la gente cominciava a vendere e comprare vari prodotti online. Macchine usate e cimeli sportivi vintage a parte, l’acquisizione di Braintree da parte di PayPal nel 2013, la stessa compagnia che oggi possiede Venmo, ha cambiato totalmente le carte in tavola.

Venmo, insieme ad altre app autonome, app che non sono legate ad alcuna banca, come ad esempio Cash App di Square, aiutano a risolvere alcuni tasti dolenti dei consumatori di tutto il mondo. Abbattono le tradizionali barriere che rendevano fastidioso e scomodo una cosa semplice come tornare i soldi di un caffè ad un tuo amico. Le soluzioni P2P mobile eliminano quasi tutte le fasi più difficili del processo: bastano 30–60 secondi, devi aprire l’app dal tuo smartphone, selezionare un destinatario, immettere l’importo che vuoi inviare, confermare inserendo il PIN o qualsiasi altra forma di sicurezza e il gioco è fatto. Il trasferimento viene elaborato immediatamente e il denaro viene depositato sul conto del destinatario generalmente in 1 o 2 giorni.

I pagamenti mobile P2P diventano mainstream

In pochi anni i pagamenti mobile P2P sono diventati molto popolari e, il volume delle transazioni effettuate attraverso questi servizi, hanno superato velocemente le obsolete opzioni di pagamento che usavamo in passato. Inevitabilmente, le persone hanno cominciato ad usare i pagamenti mobile P2P per una, sempre più vasta, gamma di acquisti e spese personali, che andavano ben oltre il semplice caffè. Dividere le bollette o l’affitto con i coinquilini, comprare i biglietti di un concerto con gli amici, condividere le corse in taxi, la benzina, il parcheggio, i libri di testo, gli snack al cinema e anche spese più grandi, come ad esempio i biglietti aerei o le spese per una vacanza, sono tutti esempi di come le persone usano i pagamenti P2P.

Ed è questo il bello, le persone li usano per qualsiasi cosa. Tenendo conto di alcune restrizioni, come ad esempio sull’importo massimo che è possibile inviare o sul controllo della descrizione del pagamento, puoi fare quante transazioni vuoi e a chiunque tu voglia. Ecco qui alcune statistiche che mostrano l’incredibile crescita dei pagamenti P2P mobile:

  • Secondo la ricerca di eMarketer, 82.5 milioni di persone, nei soli Stati Uniti, effettueranno almeno un pagamento P2P nel 2018. Questa cifra, che nel 2017 era di 63.5 milioni, rappresenta oltre il 40% di persone che possiedono uno smartphone negli Stati Uniti.
  • Entro il 2021, negli Stati Uniti, il totale del volume delle transazioni P2P mobile, si crede che sarà più di $300 miliardi.
  • PayPal afferma che nel 2017 ha elaborato $155 miliardi in transazioni mobile, con un aumento del 55% rispetto al 2016. L’azienda sostiene anche di aver raggiunto, alla fine del 2017, il record di 227 milioni di utenti attivi.
  • Venmo, l’azienda di proprietà di PayPal, sostiene di aver effettuato operazioni per un valore di oltre $35 miliardi, nel 2017, incrementando così il suo volume dei pagamenti del 95% e vedendo, anno dopo anno, raddoppiata la sua rete di utenti.
  • Il volume totale dei pagamenti mobile in Cina, che è stato uno dei primi paesi ad adottare questi metodi, come ad esempio il P2P, raggiungerà, secondo le stime di Business Insider e iResearch, entro il 2020 una cifra sbalorditiva, pari a $6.3 mila miliardi.

Chiaramente le persone non stanno usando queste app soltanto per tornare i soldi di una pizza al loro coinquilino. L’impareggiabile livello di convenienza e la flessibilità dei pagamenti mobile P2P ha permesso alle persone di prendere in mano le redini della loro vita finanziaria e questo permette loro di essere un po’ più sollevati nel gestire le spese di tutti i giorni. Tornare i soldi a qualcuno non è più così noioso: è diventato semplice e divertente. Molte app P2P hanno accettato l’aspetto sociale di occuparsi del denaro attraverso il digital, permettendo alle persone di aggiungere delle descrizioni ai propri pagamenti e anche visualizzare lo storico dell’attività dei propri amici. Le emojis della pizza, della faccina sorridente e del tintinnio dei boccali di birra sono solo alcune delle più comuni che le persone allegano ai loro pagamenti. Dai un’occhiata allo studio sul MoneyBeam per avere una migliore panoramica delle abitudini che abbiamo riscontrato all’interno della nostra rete peer-to-peer.

Accettiamolo: per molti è praticamente impossibile immaginare un mondo senza il servizio P2P mobile.

La possibilità di trasferire in modo veloce e sicuro il denaro senza dover per forza affrontare noiose e complicate procedure ha trovato il suo posto nella vita dei consumatori di oggi. Anche coloro che l’hanno scoperto da poco, hanno riconosciuto l’incredibile convenienza, velocità e semplicità che i modelli P2P offrono e hanno ammesso che si stanno abituando molto velocemente a usare i loro smartphone per gestire con sicurezza le loro finanze.

Quindi, la prossima volta che sei a cena fuori con un gruppo di amici, invece di farti divorare dal dubbio se pagare con la carta o con i contanti, o invece di metterti a contare se hai abbastanza soldi con te, tira fuori il tuo smartphone. Sei utente Android? Puoi pagare con Google Pay. Se invece hai iOS, allora potrai pagare direttamente dal tuo smartphone usando Apple Pay. In pochi passi, tu e i tuoi amici sarete già fuori dal ristorante.

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