È diventato famoso tagliando capelli su YouTube e ora possiede vari saloni in Europa.

Dalla classe operaia ai tagli dei capelli in Nepal, Gutierrez attribuisce ai suoi viaggi l’apertura alle varie culture del mondo.

N26
N26 Magazine -Edizione italiana

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Se sei sveglio e pratico, puoi fare molta strada, letteralmente.

Nel giugno del 2013, Miguel Gutierrez decise di unire l’attività da barbiere ai viaggi e di registrare le sue esperienze. Ha fatto il giro del mondo, partendo dall’Europa, passando per il sudest asiatico, per poi continuare in Nuova Zelanda e Australia fino agli USA e al Sud America. Ha intervistato i barbieri nei loro saloni e si è esercitato per carpire le peculiarità di ogni cultura.

“La cosa più affascinante per me era che, andando nei loro saloni, imparavo molte cose, non solo riguardo al lavoro, ma anche riguardo la gente. Era interessante vedere come, la vita delle persone cambiava così tanto da un paese all’altro.”

Ciò che ha notato è che le tecniche e gli strumenti del mestiere non cambiano tanto da paese a paese, ciò che cambiano sono le condizioni in cui si lavora. Ha incontrato barbieri in India e in Nepal che lavoravano 15–16 ore al giorno, persone che, in alcuni luoghi, non avevano scelto quel lavoro, semplicemente lo dovevano fare, altri che, dato il colore della loro pelle, lo facevano perché non potevano fare altro. Inoltre ha scoperto che anche lo status del lavoro cambia da paese a paese.

In alcuni paesi, la tua mia è una posizione privilegiata, in altri sei solo un servitore.

È stato in Nepal dove ha avuto l’esperienza più profonda. Ha passato il suo tempo con un barbiere che faceva la stagione, che viveva a 8 ore da dove svolgeva la sua attività a Kathmandu. Miguel tornò a casa con lui e registrò come viveva.

I video erano più di una semplice panoramica di ciò che lui vedeva, piano piano diventavano un archivio delle persone che incontrava e delle culture che conosceva. È stata un’esperienza educativa per Miguel che a scuola, come lui ammette, non era proprio il primo della classe.

Mi piace pensare che proprio grazie ai video ho imparato molto di più rispetto ad altre persone, senza essere il migliore della classe.”

Un inizio simile come barbiere

All’età di 16 anni, Miguel ha lasciato la scuola e ha cominciato a lavorare in un salone, guadagnando £50 sterline a settimana facendo 40–50 ore di lavoro. Era un inizio simile al lavoro delle persone che ha incontrato nei suoi viaggi.

Ha trovato l’ispirazione da un amico di famiglia che aveva 4 saloni. Per lui era una via d’uscita dalla sua umile educazione.

“Provengo da un ambiente di lavoratori. I miei amici avrebbero preso 5, 10 sterline a settimana, io una.”

Fare il barbiere non era ancora la sua passione, ma pian piano cominciava a considerarla come tale, inoltre pensava che forse, un giorno, avrebbe potuto persino aprire il suo salone.

“Ho sempre pensato che prima o poi l’avrei fatto, solo non sapevo quando. L’unica cosa di cui ero certo era che volevo partire e lavorare in più posti possibili e imparare più cose che potevo, così sarei stato pronto per aprire la mia attività.”

Cominciare fu veramente difficile, persino per Miguel, che aveva lavorato fin dall’adolescenza. Stare in piedi tutto il giorno e spazzare il pavimento era veramente faticoso, anche perché tutto questo doveva essere fatto mentre cercava di ritagliarsi un po’ di tempo per imparare a tagliare i capelli.

Quando il suo capo gli disse che prima di avvicinarsi alla testa di un cliente ci sarebbero voluti due anni, Miguel decise di cambiare strada. Passava segretamente il suo tempo libero ad esercitarsi su modelli dal vivo e questo gli permise di essere un passo avanti agli altri e finalmente giunse il momento di dimostrare ciò che sapeva, altrove.

Sapevo che se volevo guadagnare dovevo essere molto veloce nel taglio. Andai in un salone in una zona più povera, gli chiesi di mettermi alla prova -ero così presuntuoso- e il capo disse: ‘Se pensi veramente di saper tagliare i capelli, provamelo’. La cavia fu un bambino e quello fu il taglio più difficile della mia vita…ma ho fatto molti progressi da lì.”

A 18 anni lavorò in un salone di lusso, dove guadagnava £300 a settimana. Successivamente si trasferì a Londra, dove guadagnava più di quanto non riuscisse a spendere. Ma proprio in quel momento dovette prendere una decisione difficile: poteva usare i soldi per seguire il suo piano e quindi aprire il suo salone, oppure poteva viaggiare, una cosa che, probabilmente, se non l’avesse fatta in quel momento non sarebbe più successa. Il problema però era che avrebbe potuto perdere la sua clientela e magari sarebbe stato dimenticato. Tutto questo successe proprio nel momento in cui aveva cominciato ad esporsi mediaticamente, molto importante se si vuole aprire un salone.

Ma con l’aiuto di un suo amico trovò una soluzione che avrebbe risolto entrambi i problemi: avrebbero viaggiato e offerto dei tagli e ovviamente tutto sarebbe stato documentato attraverso dei video. Così diventò il Barbiere Nomade.

La nascita del Barbiere Nomade

“Una volta lanciato ‘The Nomad Barber’, le persone mi dicevano: “Ah, se solo c’avessi pensato io!”

Il successo però, divenne reale solo quando arrivò nel sud-est asiatico. Improvvisamente, grazie ai video, il barbiere con una piccola, ma crescente attività a Londra era diventato una celebrità internazionale sui social media: lo fermavano per strada per farsi un selfie con lui, ma cosa molto più importante, aveva creato le fondamenta per una marca di successo.

Capitalizzò il suo ritorno nel Regno Unito: allestì un piccolo stand, composto solo da una sedia e da uno striscione che riportava il suo soprannome The Nomad Barber, in un mercatino vintage a Brick Lane. Molte persone gli fecero visita grazie al suo sito e lui si basò proprio su quella popolarità che aveva acquisito, per rifarsi dei soldi spesi in viaggio e raggiungere il suo sogno: aprire un salone a Londra.

“Quando misi l’insegna ‘The Nomad Barber’ fuori dal mio nuovo negozio, molte persone ci passavano davanti, si fermavano, tiravano fuori il loro smartphone e cercavano il nome su internet. In fondo credo che ciò che mi ha fatto vendere di più sia stata la mia storia.”

I saloni diventarono due quando nel 2017 decise di associarsi con Mühle, uno dei marchi di rasatura più famosi nel settore, con il quale aprì un nuovo salone a Berlino nel vivace quartiere di Kreuzberg.

L’obiettivo dei saloni era quello di sviluppare l’arte dei barbieri e esplorare l’unione di diverse culture, ma, cosa ancora più importante, era creare un luogo confortevole per i clienti.

“In un salone hai bisogno di barbieri che sappiano intrattenre una conversazione. C’è bisogno di un’atmosfera rilassante, in cui le persone possano parlare di tutto ciò che vogliono.”

Guardare avanti con un occhio alla sua educazione

Con l’attività che va a gonfie vele, Miguel è arrivato ora al punto di cerare una sua linea di prodotti per capelli, cosa che sta progettando da quasi quattro anni. C’è una vasta gamma di shampoo, balsamo, prodotti per la cura della pelle, ecc. sotto il nome The Nomad Barber. Che sia il nome o gli ingredienti, ogni prodotto ha la sua storia ispirata ai suoi viaggi. È come se volesse restituire l’ispirazione che gli è stata data.

“In futuro vorremmo dedicarci a cause più etiche, questo è ciò che mi piacerebbe fare. Se a 50, 60 anni sarò ricco mi piacerebbe viaggiare e aiutare le persone, tornargli ciò che loro hanno dato a me. È il mio sogno, molto diverso dal comprarsi una Lamborghini.”

Alle volte, dai nostri viaggi, impariamo molto, ma spesso è ciò che ci è stato insegnato a casa che risulta essere più significativo. Ciò che i genitori di Miguel, rifugiati politici in fuga dal governo Pinochet negli anni ’70, gli hanno trasmesso, lo hanno aiutato più di ogni altra cosa a diventare una persona di successo.

Era mia mamma che decideva come dovevamo essere cresciuti. Ci sono stati insegnati i valori latinoamericani e mio padre era più amorevole di qualsiasi altro padre inglese. In casa c’è sempre stata un atmosfera calorosa quando si trattava di accogliere delle persone in casa.

Un’atmosfera non molto diversa da quella che troverete da un eccellente barbiere.

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